Questo l'articolo pubblicato da Repubblica
Fino a
sabato si rattoppa con l' orario provvisorio e con un numero di ore di lezione
dimezzato. Ma da lunedì, quando la scuola marcerà a pieno regime, riuscire a
coprire tutte le classi che rimarranno scoperte sarà un' impresa: al
linguistico Manzoni, fiore all' occhiello delle scuole civiche milanesi, manca
all' appello un insegnante su sette. Un buco di 20 professori, su un totale di
136, che il Comune non è ancora riuscito colmare perché il patto di stabilità
blocca le assunzioni. In allarme ci sono studenti, preside e docenti.
E le
famiglie, che hanno preso carta e penna e scritto una lettera indirizzata
direttamente ai ministri Tremonti e Gelmini per denunciare la gravissima
situazione in cui si trova l' istituto e chiedere un intervento immediato. Il
vuoto più consistente, nel liceo a numero chiuso, è proprio sulle cattedre di
lingua straniera: mancano 16 supplenti di spagnolo e cinese, attesi da 12
classi delle 48 attivate. Al momento non c' è nemmeno un professore che possa
far partire il corso di mandarino, di sette ore alla settimana, a cui sono
iscritti 230 studenti e che rende il linguistico Manzoni unico nel suo genere
in città. Per lo spagnolo non va meglio: un solo docente, al momento, sempre su
12 classi.
Da Palazzo Marino è stata fatta partire nei giorni scorsi la richiesta
di una deroga al patto di stabilità, per consentire al Comune l' assunzione di
personale educativo e scolastico, indispensabile per la copertura dei servizi.
Un appello inviato a Roma dal vicesindaco, Maria Grazia Guida, insieme ad altre
cinque amministrazioni: Torino, Bologna, Genova, Firenze, alle quali si è unito
anche dell' assessore all' Istruzione di Verona, Alberto Benetti (Pdl).
«So che
a livello comunale si stanno facendo tutti gli sforzi per risolvere il
problema, che viene da altrove - commenta il preside, Pino Polistena - , ma una
soluzione bisogna trovarla al più presto, senza insegnanti non sappiamo come
fare». A muoversi ci sono anche i sindacati: «Abbiamo chiesto di cercare
risorse all' interno del Comune partendo dai docenti dei servizi formativi -
aggiunge Giorgio Bonera, delegato rsu della Cgil - Palazzo Marino si è
dimostrato disponibile».
Il buco di insegnanti non è però l' unico problema
dell' istituto, la cui nuovissima sede in via Deledda è stata inaugurata a
maggio, in piena campagna elettorale, dall' ex assessore alla Scuola Mariolina
Moioli. L' anno scolastico è partito in una struttura non esattamente pronta ad
accogliere gli studenti. Sulle grandi porte a vetri degli ingressi principali
mancano completamente i maniglioni antipanico.
I laboratori di informatica al
momento sono ancora chiusi a chiave e inutilizzabili, perché dei computer
presenti solo quattro sono operativi, per una scuola che ha più di mille
iscritti, e la rete di collegamento a Internet non c' è ancora. E se fino a
venerdì un intero piano di classi era completamente senza lavagne, arrivate di
gran corsa questo fine settimana, rimangono ancora sigillati l' ascensore e il
montacarichi dell' atrio centrale per gli studenti disabili.
TIZIANA DE
GIORGIO
Ma non capisco perchè non arrivano le nomine (che spettano al Comune in quanto scuola paritaria e non al ministero) ai professori che sono già disponibili ma non possono lavorare a scuola perchè non vengono nominati.Anche questo è un problema del patto di stabilità? Ma ilnostro Comune non può prorpio decidere nulla a questo livello?
RispondiEliminaLe graduatorie stilate dal Comune possono essere legittimamente utilizzate in 2 modi:
RispondiElimina1)per coprire posti vacanti, i docenti devono essere assunti a tempo indeterminato, ma questo è reso impossibile dal patto di stabilità sottoscritto dal Comune che non può essere violato né aggirato.
2)i docenti possono essere assunti a tempo definito solo nel caso di sostituzioni di maternità o malattia.
I docenti attualmente mancanti (23) andrebbero a coprire posti vacanti e pertanto dovrebbero essere assunti stabilmente; ma questo è impossibile perchè costituisce una violazione del patto di stabilità.
Quindi i docenti sono disponibili ma non possono essere assunti, né a tempo definito (perchè andando a coprire un posto vacante sarebbe illegale) nè a tempo indefinito perchè impedito dal patto di stabilità.
Tutto ciò non vale per i docenti delle scuole statali che possono essere assunti anche a tempo definito (nominati per supplenze annuali).
Per questa ragione, gli assessori all'educazione di diversi comuni hanno chiesto una deroga al patto(il discorso vale anche per gli insegnanti di nidi e materne).