lunedì 25 luglio 2011

giovedì 21 luglio 2011

Qualcuno può aiutare Rita?

Buongiorno, mia figlia Paola frequenterà a partire dal prossimo settembre, la seconda A.
Sto cercando un genitore che mi possa aiutare indicandomi i compiti per le vacanze assegnati in tale sezione, in particolare per le materie di studio, storia, italiano, geografia, scienze e matematica. Grazie per la collaborazione
Rita

giovedì 14 luglio 2011

Aiutare i giovani a guardare lontano

Lavoce.info è un sito di economisti molto conosciuto che va oltre i commenti legati alla stretta attualità delle vicende legate all'andamento della Borsa o delle manovre di Tremonti.
ha uno sguardo ampio sulle vicende del mondo e dell'Italia in particolare che riguardano anche il futuro dei giovani.
Qui trovate l'articolo di Alessandro Rosina.

Aiutare i giovani a guardare lontano

I paesi in cui si dà più spazio e importanza all'innovazione sono anche quelli in cui i giovani hanno maggiori incentivi a essere autonomi, pienamente attivi e protagonisti nel mercato del lavoro. E sono anche i paesi che crescono di più. L'Italia non è tra questi. Non stupiamoci allora se più di quattro giovani italiani su dieci sono pronti ad andarsene all'estero alla prima occasione

martedì 12 luglio 2011

Che il trasloco abbia inizio


Tra il 18 e i 23 luglio inizierà il trasloco dalle sedi di Rubattino e Lamennais verso via Deledda. E’ la notizia principale che arriva dall’incontro che preside, una decina di insegnanti e genitori hanno avuto con l’amministrazione comunale.
La nuova amministrazione ritiene la Manzoni un tassello fondamentale per la sua politica di rilancio delle scuole civiche. Però hanno detto che non bisogna farsi illusioni. La situazione di bilancio è quella che è e di soldi ce ne sono pochini. Comunque ci sono progetti che potrebbero coinvolgere gli studenti della Manzoni da qui all'Expo.


lunedì 11 luglio 2011

Da Galway non vogliono tornare

Quelli del Canada adesso sono a Ottawa e sembra che se la godano. Qui il puntuale racconto del prof. Maruca.

Anche da Galway giungono buone notizie. Alle prof. Colombo e Minonne dobbiamo la gustosa newsletter che puntualmente aggiorna i genitori.
Di seguito l'ultimo invio.


Buongiorno a tutti!

eccovi le ultime notizie da Galway.
Come saprete, sabato abbiamo fatto la prima escursione organizzata dalla Atlantic Language School. Siamo stati al Bunratty Castle, a una quindicina di chilometri da Limerick. In un'ora e mezzo di pullman abbiamo raggiunto questo castello risalente al XIII secolo pieno di manufatti provenienti da tutta Europa (tra cui dei bellissimi stucchi italiani), circondato da un parco in cui e' stata ricostruita la vita di un villaggio irlandese nel XIX secolo. I ragazzi hanno apprezzato molto la visita, grazie alla guida che ha saputo ricostruire la vita dei soldati accampati nel castello con resoconti vividi, grazie al parco pieno di animali che si sono lasciati avvicinare e accarezzare, posando leggiadri per le innumerevoli foto (si ringrazia in particolare l'asinello che ha sopportato pazientemente artistici primi piani...), e soprattutto grazie al cielo finalmente azzurro e a un sole che ha deciso di regalarci la prima giornata veramente, interamente estiva.

Ieri invece e' stata la volta di Dublino.
I ragazzi hanno puntato la sveglia persino prima di quanto facciano durante la settimana - ma senza troppe lamentele, e' giusto rendergliene merito! - e si sono ritrovati con noi insegnanti alla stazione degli autobus di Galway alle 8. Abbiamo preso il pullman che in due ore e mezzo ci ha portati a Dublino, lungo il fiume Liffey. Una rapida tappa all'ufficio turistico per agguantare 32 mappe gratuite della citta', e poi una sosta obbligata da Burger King e McDonald's per usufruire delle (a questo punto indispensabili...) toilette. Nel frattempo, mentre aspettavamo che tutti finissero, i ragazzi hanno iniziato a manifestare quello che potrei chiamare senza dubbio un appetito da leoni! E, signore e signori, alle 10.45 del mattino molti dei panini preparati dalle famiglie erano gia' andati... Tra l'altro, vedere dei ragazzi mangiare in gruppo è una delle cose piu' buffe a cui si possa assistere! Non potete immaginare, infatti, che mercimonio e baratto di generi alimentari inizia tra di loro, quando aprono il panino e trovano qualcosa che non apprezzano! Tutta una contrattazione di merende e patatine degna della borsa di Wall Street!
Abbiamo incontrato la guida all'ingresso del Trinity College, universita' frequentata - tra gli altri - da un certo Oscar Wilde. Anche per quanto riguarda la guida siamo stati fortunati, era infatti un simpatico studente universitario di storia, di vent'anni, che ci ha intrattenuti con spiegazioni e aneddoti interessantissimi, in cui ha dato prova della sua profonda conoscenza della materia e anche dello spirito irlandese giustamente famoso in tutto il mondo.
Dopo il tour di due ore, poi, i ragazzi hanno avuto del tempo libero per i loro giretti e per lo shopping. Si sono comportati egregiamente, muniti delle loro cartine e organizzati in gruppetti. Li abbiamo ritrovati nuovamente - e puntualissimi - all'ingresso del Trinity, orgogliosamente muniti di sacchetti dell'immancabile Hard Rock Cafe' e di altri negozi del centro ed entusiasti del giro in citta'. Erano stanchi ma soddisfatti. Siamo rientrati a Galway alle 19.15 e poi sono rientrati a casa.

In questo momento sono in classe, tra quaranta minuti hanno la pausa di metà mattina. Tutto procede bene, incrociando le dita!, qualcuno inizia già a dire che non vuole più tornare, qualcuno invece inizia timidamente ad avere nostalgia della pizza, ma nel complesso li vediamo sereni e contenti dell'esperienza.

Un caro saluto a tutti,
Elisabetta Minonne
Greta Colombo

venerdì 8 luglio 2011

Il lavoro lo trova la scuola

Questo è un articolo del Sole 24 ore che spiega le novità del collocamento che riguardano anche le scuole.
Si tratta di un provvedimento che riguarda soprattutto gli istituti tecnici, ma al quale dovrà adeguarsi anche la Manzoni.  



Il lavoro lo trova la scuola

Dopo la liberalizzazione Istituti secondari pilastro del collocamento. Le modalita tecniche saranno fissate in un decreto Previste multe da 2mila a 12mila euro per le strutture che non si adegueranno

Il collocamento apre alle scuole superiori, che dovranno pubblicare sui propri siti internet i curricula degli studenti all'ultimo anno di corso. L'obiettivo della norma, contenuta nella manovra di Tremonti approvata giovedì scorso dal Consiglio dei ministri, è allargare le opportunità di accesso dei giovani al mercato del lavoro. Una novità che rischia però di creare non pochi problemi agli istituti scolastici, alle prese con una progressiva riduzione di risorse e un nuovo taglio del personale amministrativo, di circa 14mila unità (14.166, per la precisione) al prossimo 1° settembre. Senza considerare poi, attaccano alcuni presidi, che non tutte le scuole posseggono un proprio sito internet: la spesa in media è di circa 400-500 euro e senza addetti di segreteria che lo aggiornano sarà difficile far decollare la novità contenuta nella manovra. Il curriculum infatti dovrà essere visibile a tutti e consultabile gratuitamente dall'azienda, fino a un anno dopo il conseguimento del titolo di studio. Unico obbligo richiesto a preside e segreteria è il conferimento dei curricula a «ClicLavoro», il portale pubblico del ministero del Lavoro nato circa un anno fa per favorire l'accesso ai servizi per l'impiego erogati sul territorio nazionale. Le modalità tecniche saranno definite da un decreto ad hoc, ma se non ci si registra alla borsa continua nazionale del lavoro fioccano multe pesante: da 2mila a 12mila euro. «La novità è positiva», sottolinea Massimo Di Menna della Uil Scuola, che invita ora viale Trastevere «a sgravare le scuole da tutte quelle attività amministrative inutili e ripetitive». La nuova norma sarà applicata soprattutto dagli istituti tecnici e professionali (alcuni in parte già lo fanno), molto meno dai licei, visto che l'80% dei maturati prosegue negli studi universitari. Nei curricula poi saranno riportati probabilmente solo i risultati scolastici: «Ma non è detto che un buon voto a scuola possa poi essere utile all'azienda nel selezionare la risorsa giusta», sottolinea Daniele Checchi, ordinario di economia dell'Istruzione alla Statale di Milano. «Un voto dato in classe - spiega - ha finalità formative e didattiche e non certifica certo il possesso di specifiche competenze che invece tende a ricercare l' impresa». Tuttavia, aggiunge Checchi, le scuole potranno utilizzare la pubblicazione su internet dei curricula degli studenti anche per racimolare qualche soldo in più. In che modo? «Fornendo ai clienti un servizio aggiuntivo, per esempio selezionando i migliori curricula, in formato europeo, e con più informazioni sul ragazzo, e facendosi pagare queste informazioni».

Ma non ci saranno solo le scuole tra la platea di soggetti che entreranno nel mercato del lavoro dalla porta principale. Vale a dire, attraverso la liberalizzazione del collocamento. La nuova normativa riscrive l'articolo 6 della legge Biagi, recependo alcune novità introdotte dal collegato Lavoro approvato dalle Camere a novembre scorso. In sintesi, si autorizzano a svolgere attività di intermediazione: università, pubbliche e private, comuni (anche in forma associata e comunità montane), le camere di commercio, le associazioni sindacali e datoriali. E ancora: i patronati, gli enti bilaterali, le associazioni senza fini di lucro, l'Enpals, i siti internet no profit e un apposito ente dell'ordine nazionale dei consulenti del lavoro. «Il Governo agisce in modo scomposto», attacca l'ex ministro del Lavoro e ora deputato Pd, Cesare Damiano: «Moltiplica le forme di lavoro precario e al tempo stesso aumenta le istituzioni che dovrebbero combatterlo». L'intervento dell'Esecutivo, replicano da via Veneto, arriva in un momento in cui la disoccupazione giovanile ha toccato il suo apice e cerca di porvi un freno. Tra il 2008 e il 2010, secondo gli ultimi dati Istat, nella fascia d'età tra i 18 e i 29 anni il tasso di occupazione è calato di circa sei punti percentuali, scendendo al 42 per cento. E in più con i ragazzi che scontano grosse difficoltà di accesso al lavoro. Per poco più di un giovane su due (il 55%) la prima occupazione arriva attraverso le segnalazioni di parenti o amici e i canali formali non professionali, vale a dire richiesta diretta a un datore di lavoro, inserzioni sulla stampa e utilizzo del web, sono utilizzati rispettivamente dal 16% e dal 6,8% dei ragazzi.

L'aver liberalizzato il sistema del collocamento mira anche a raddrizzare una debole e velleitaria gestione del mercato del lavoro. Tra pubblico e privato infatti l'intermediazione in Italia (dati Cnel) non supera in media il 4%-5%, contro il 10%-30% dei principali Paesi europei e la percentuale di ingressi favorita dai centri per l'impiego e dalle agenzie per il lavoro interessa poco meno del 5% del totale dei giovani. In chiaroscuro pure il placement degli atenei: quasi tutti (il 95%) pubblicano sul sito il curricula dei propri iscritti e nel 92,1% dei casi (dati Adapt e Cnvsu) attivano stage e tirocini. Ma poi i "post laurea" si fermano a quota 5 su 100 laureati e solo il 38,2% delle università dichiara di aver attivato servizi di accompagnamento in azienda.

mercoledì 6 luglio 2011

In Europa oltre un milione di offerte

Dal Sole 24 ore


Ogni anno 20mila studenti italiani scelgono di andare a lavorare all'estero durante l'estate - SU INTERNET - Punto di partenza della ricerca è il sito web dell'Eures, la rete Ue dei centri nazionali per l'impiego


Giacomo Bassi

L'anno accademico e quello scolastico stanno per finire: ancora pochi giorni tra i banchi e poi i quasi cinque milioni di studenti italiani cominceranno le vacanze estive. Ma non tutti sceglieranno di riposarsi dopo i dieci mesi di studio: sono infatti sempre di più i giovani, soprattutto tra gli universitari, che decidono di trascorrere luglio e agosto a lavorare in un Paese straniero. Un modo per cominciare un percorso occupazionale virtuoso, acquisire competenze e imparare una nuova lingua o semplicemente per fare un'esperienza di vita all'estero, magari con l'obiettivo, a medio termine, di lasciare l'Italia e trasferirsi oltre confine. E per cominciare, e per capire cosa significa emigrare, niente di meglio che qualche mese come cuoco, cameriere, animatore turistico o raccoglitore di frutta e verdura fuori dal Belpaese.

Secondo le stime, sono oltre ventimila i giovani italiani che ogni anno si "disperdono" in tutta Europa per un lavoro stagionale. Tra le mete più ambite, le grandi capitali e le località turistiche più frequentate: la Grecia e la Spagna ma anche e sempre di più i Paesi Scandinavi e la Germania. Luoghi che consentono ai ragazzi di coniugare lavoro e vacanza, e che si affiancano ad altre decine di destinazioni in tutto il mondo nelle quali è possibile svolgere ogni tipo di impiego. Perché non di sola industria turistica vive l'estate. Le professioni legate all'ospitalità (addetti negli hotel o nella ristorazione, animatori nei villaggi o nei grandi parchi divertimenti) sono ancora quelle che attirano la maggior parte dei giovani, ma anche l'agricoltura, l'assistenza sanitaria e i servizi sono diventati a pieno titolo dei comprimari nel panorama del lavoro stagionale. Ecco quindi che sempre più spesso è possibile trovare un impiego come raccoglitore di frutti di bosco in Inghilterra, di mele nella Loira, di tabacco in Alsazia; crescono le opportunità di lavorare in una fattoria in Cina o in Perù; sempre più giovani sono ricercati dalla grande distribuzione negli Stati Uniti, che li impiega per far fronte alle ferie estive dei propri dipendenti, o nei call center di mezzo mondo. 

I ragazzi e le ragazze che vogliano fare questo tipo di esperienza, insomma, non hanno che l'imbarazzo della scelta sia per quanto riguarda le destinazioni sia per le occupazioni. Così, per cominciare a districarsi nella giungla delle offerte, si può partire dal sito web dell'Eures, la rete europea dei centri nazionali per l'impiego, che registra 1.054.904 offerte di lavoro in tutto il Vecchio Continente. Attraverso le pagine del portale è possibile inserire il proprio curriculum vitae, controllare le posizioni aperte nei singoli Paesi (sono 31 gli aderenti alla rete) con le relative retribuzioni e anche ottenere suggerimenti e informazioni sulle pratiche burocratiche da espletare prima di partire. Unico vincolo, quello del raggiungimento della maggior età: «L'utente tipo che si rivolge a noi studia all'università o si è appena laureato, vuole acquisire competenze che in Italia non sono facili da trovare e ha una forte propensione all'internazionalità - spiega la consulente dell'Eures Lucilla Ricci -. Questi giovani vogliono avere il primo contatto con il mondo del lavoro e insieme confrontarsi con realtà diverse da quelle di origine per due o tre mesi o per periodi più lunghi».

Un'occasione non solo di crescita personale ma anche di affinamento dei propri skills: «È molto importante che i ragazzi italiani possano avere l'opportunità di trascorrere un periodo di studio o lavoro all'estero, per tornare in Italia con nuove competenze e un bagaglio di esperienze che li renda davvero competitivi sul mercato - spiega Daniele Lunetta, capo progetto dell'Eures -. Attraverso la mobilità internazionale i giovani possono aprire i propri orizzonti e diventare più indipendenti, oltre a imparare o perfezionare la conoscenza di una lingua straniera, requisito fondamentale per affrontare le sfide del mercato». Un mercato che apre le sue porte, appunto, anche a chi non ha ancora terminato il proprio percorso di studi: «Gli italiani - conclude Lunetta - sono particolarmente richiesti nel settore turistico-alberghiero, in quello ingegneristico e anche nel sanitario e farmaceutico, aree di eccellenza del nostro Paese».

Ma non c'è solo l'Eures a incentivare la mobilità transnazionale: numerose sono infatti le agenzie di ricerca di personale che fanno incontrare la domanda e l'offerta di posti di lavoro dedicati agli studenti.

Summerjobs.com, ad esempio, è una società fondata nel 1996 proprio a questo scopo: «C'è poco di più importante per uno studente - spiegano dal quartier generale della compagnia, in Massachusetts - che diverse esperienze di lavoro accessibili durante l'estate. I lavori stagionali non solo aiutano dal punto di vista economico ma offrono ai ragazzi anche l'opportunità di acquisire nuove competenze, incontrare persone di diverse culture, e assaporare un'esperienza di vita da lavoratore». Nel sito della società, chi voglia partire per un periodo compreso tra una settimana e due mesi negli States potrà scegliere tra quasi duemila offerte: guarda boschi nel Maine, animatore a Disneyworld in Florida, assistente personale in Texas, impiegato a New York. Sempre sul fronte anglosassone c'è poi Justjobs4students, che cerca 1.890 figure professionali da inserire in altrettante aziende britanniche per la stagione estiva o per periodi più lunghi, fino a un anno. Le retribuzioni medie, in tutti i casi, sono superiori a quelle italiane: un cameriere assunto in un ristorante del Buckinghamshire (è una delle offerte della società) può guadagnare fino a 11 sterline l'ora, mentre un venditore di prodotti assicurativi di un'agenzia di Glasgow ha uno stipendio entry-level che parte da 1.600 sterline al mese, circa 1.800 euro. Non proprio spiccioli per chi a settembre tornerà a studiare.

lunedì 4 luglio 2011

Dall'Irlanda al Canada è tempo di vacanze

Molti ragazzi sono partiti in questi giorni per le vacanze studio. Sabato mattina a un orario micidiale un folto gruppo se n'è andato a Galway in Irlanda da dove giungono le classiche perplesse considerazioni sulla cucina locale.
Ma si arrangeranno.
Un altro gruppo invece se ne è andato in Canada.

Le loro avventure è possibile seguirle qui sul blog aggiornato dal prof. Maruca che li accompagna.