sabato 26 novembre 2011

Scuola, torniamo a investire

Il Comune giustamente ci riprova e approfitta del cambio di governo per rilanciare le sue richieste.
Questa la lettera di Maria Grazia Guida, vicesindaco e assessore all'Istruzione, al nuovo ministro Francesco Profumo


Fanno ben sperare le prime dichiarazioni del ministro per l' Istruzione Francesco Profumo, che ha espresso una chiara volontà di ascolto e dialogo con il mondo della scuola. In questo senso siamo certi che con competenza e sensibilità ascolterà la nostra richiesta di rafforzare l' offerta educativa nei territori.
 

Dopo il silenzio e la sconsiderata politica dei tagli lineari, attuata dal passato esecutivo, chiediamo al neoministro la deroga al Patto di stabilità per l' assunzione del personale nei servizi educativi e didattici degli enti locali. In Italia sono i grandi Comuni che gestiscono la maggior parte delle scuole dell' infanzia, che dovrebbero, invece, essere di competenza statale. 

A Milano l' 85 per cento di queste è per l' appunto comunale e offre ai bambini e alle famiglie un livello di professionalità altamente specializzato. Le risorse che vengono utilizzate per farle funzionare rientrano nel Patto di stabilità, che pone vincoli anche alle assunzioni per coprire il turnover del personale e sugli interventi edilizi. Per questo motivo l' anno scolastico milanese è iniziato in modo faticoso: eravamo in carenza di organico con le educatrici nei nidi e nelle scuole d' infanzia, con gli insegnanti nelle scuole civiche, ma, nel contempo, per rispettare il Patto di stabilità non abbiamo potuto assumere il personale necessario. Abbiamo così dovuto trovare strade alternative, di cui neanche noi siamo completamente soddisfatti. 

Non avevamo scelta. Grazie alle risorse investite dai Comuni, e sempre meno dallo Stato, viene anche garantito il diritto allo studio per gli allievi più deboli attraverso le educatrici per i bambini disabili e per quelli stranieri che non hanno ancora padronanza con la lingua italiana, oltre che per assicurare il servizio di trasporto agli alunni disabili. Usciamo da anni bui per il mondo scolastico, che è stato svilito e impoverito in ogni modo dal passato governo. 

Riprendiamo a investire sull' educazione scolastica e sulla didattica per le nuove generazione. Un alto livello qualitativo di scolarizzazione, fin dalla prima infanzia, garantisce al nostro Paese una maggiore capacità competitiva anche a livello economico. Proprio per questo è necessario sostenere i Comuni con un provvedimento che liberi risorse a favore della scuola e di chi in questa lavora quotidianamente. 
Maria Grazia Guida vicesindaco e assessore all' Istruzione

giovedì 24 novembre 2011

Il lavoro e i giovani. Una lunga attesa


Per tirarci sul il morale vi segnalo questo articolo del Sole che racconta della lunga attesa dei nostri ragazzi per trovare un lavoro.
saluti
Luigi


Faticano il doppio rispetto ai coetanei stranieri per entrare nel mondo del lavoro e quando riescono a conquistare un posto (spesso a termine) lo stipendio non arriva a 8oo euro al mese.
Le nuove leve alla ricerca di un impiego restano in panchina a lungo: oltre un anno nel 44% dei casi, secondo un`elaborazione del centro studi Datagiovani per Il Sole 24 Ore, che evidenzia per gli under 25 un tasso di disoccupazione del 28% contro il 7% dei colleghi più maturi. Valori da tempo oltre la soglia di allarme: gli interventi - urgenti - del nuovo Governo guidato da Mario Monti partono da qui. «Le prospettive dei giovani - ha detto il premier nei suoi discorsi al Parlamento - sono la finalità di tutta la nostra azione: con il consenso delle parti sociali dovranno essere riformate le istituzioni del mercato del lavoro, per allontanarci da una realtà duale dove alcuni sono fin troppo tutelati mentre altri sono totalmente privi di assicurazioni in caso di disoccupazione».
La frattura tra generazioni è evidente sullo scenario internazionale: l`Italia è penultima tra i 33 Paesi Ocse nel ranking del "Labour age gap",indice che misura il divario esistente tra gli under25 e tutti gli altri lavoratori nella corsa a un`occupazione.
L`indicatore può assumere valori da zero a mille: più il punteggio si avvicina al massimo, più le condizioni di partenza tra i candidati a un posto sono egualitarie. «In Italia - spiega Michele Pasqualotto, ricercatore di Datagiovani - i giovani sono penalizzati il doppio rispetto alla media Ocse e quasi il triplo nei confronti della Germania».
Il nostro Paese, con 274 punti su mille, risulta infatti ben al di sotto della media generalepari a 508, ma anche al valore europeo (470). In testa alla classifica si collocala Danimarca (698 punti), seguita dall`Olanda (691) e dal Canada (676). Tra i nostri "vicini" la Germania è al settimo posto (607), la Spagna al 22°(4i6) e la Francia al 24°(401).
«Gli italiani entrano nel mondo del lavoro a un`età molto più avanzata rispetto ai colleghi europei commenta Emilio Reyneri, ordinario di sociologia del lavoro all`Università Bicocca di Milano - e anche i titoli di studio elevati spesso non rappresentano una carta in più per trovare un impiego, perché molti ragazzi si laureano fuori corso».
«Le forme contrattuali appli- cate - aggiunge Maurizio Del Conte, docente di diritto del lavoro all`Università Bocconi spesso non sono coerenti con l`attività effettivamente svolta, con bassi stipendi che impediscono di staccare il cordone ombelicale dalla famiglia d`origine:
il risultato è una svalutazione dei talenti e un progressivo impoverimento di lavoro qualificato per le nostre imprese».
Per eliminare - o quanto meno abbassare - le barriere all`ingresso di un mercato sempre più avaro di opportunità per gli under 25, gli esperti individuano alcune direttrici, all`interno di un contesto in cui flexsecurity e contrattazione aziendale sono obiettivi su cui il nuovo Governo intende discutere con le parti sociali. «Dall`inizio della crisi - osserva Del Conte sono state investite enormi risorse per conservare i posti di lavoro, ma poco è stato speso per i giovani: in questa fase le somme inutilizzate perla cassa integrazione, fortunatamente in calo, dovrebbero essere dirottate per creare un fondo straordinario per finanziare sgravi contributivi, senza distinzione tra settori, per le aziende che assumono ragazzi fino a 29 anni».
Secondo Michel Martone, giuslavorista alla Scuola superiore della Pubblica amministrazione, «I`Irap è un terreno su cui lavorare: per aumentare le assunzioni si dovrebbe togliere dal calcolo della base imponibile il costo dei contratti dei giovani».
Un`altra strada porta all`apprendistato: «La legge di stabilità - aggiunge Martone azzera i contributi per le microaziende che assumono apprendisti nei primi tre anni: per aumentare l`appeal di questa formula si potrebbero estendere ulteriormente le esenzioni».
Pensa invece a"bonus"all`aumento della dimensione delle imprese Reyneri: «Lo slogan piccolo è bello non vale più: se aiutiamo le aziende a crescere, sarà più facile anche l`inserimento di giovani». È sul gap formativo che infine si concentra Maria Luisa Bianco, ordinario di sociologia all`Università del Piemonte orientale: «Bisogna innalzare il capitale umano degli under 30 investendo risorse mirate nella formazione professionale, nella scuola e nell`università.
E’ velleitario mettere mano al funzionamento del mercato del lavoro se i giovani nel loro complesso continueranno a soffrire del deficit attuale di scolarità: per uscire dalla crisi bisogna partire da qui».

lunedì 21 novembre 2011

Quei contratti non piacciono proprio

Il Fatto quotidiano parla della Manzoni.

L'articolo riprende un po' i temi di quest'altro apparso invece su Indymedia, uno dei siti principali di quella che viene deifnita area antagonista.

Non è che aggiungano molto, ma hanno il pregio di segnalare uno stato di delusione fra gli insegnanti, molto comprensibile a mio parere,che non lascia ben sperare  per gennaio. 

La beffa della deroga

Visto che si è parlato tanto di deroga al patto di stabilità vi segnalo, anche se in ritardo questa notizia.
La strada appare impervia. 

sabato 12 novembre 2011

Due o tre cose sull'assemblea


In democrazia i numeri hanno la loro importanza. Ecco perché non è stato divertente contare meno di duecento persone all’assemblea dell’altra sera. E ha avuto buon gioco Mirante (l’avrei fatto anch’io al suo posto), il dirigente di settore del Comune, a fare osservare che nella sua casella di posta erano arrivate trecento mail circa, ma in sala di gente ne vedeva molta di meno. Come dire che forse non eravamo così rappresentativi e che si poteva anche pensare che in fondo i genitori della Manzoni sono contenti così. 

Non è vero, ma visto che l’altra sera, con una partecipazione annunciata alle 17, all’assemblea è arrivato il vicesindaco  Maria Grazia Guida sarebbe stato meglio essere qualcuno di più.

Anche perché ci si sarebbe resi conto che il nostro banale invio di mail ha provocato una discreta incazzatura da parte della Guida e anche del Preside. 

Però rimaniamo convinti che è stato proprio per questo motivo che, dopo gli articoli del Corriere e la minaccia del presidio davanti a Palazzo Marino, si sono presentati tutti al gran completo. Seppur un filino nervosi. 

In assemblea è stato detto che a oggi, come già annunciato, tutti gli insegnanti sono presenti, e che, secondo il Comune, lo saranno anche a gennaio. Intanto, visto che la possibilità di deroga al patto di stabilità appare sempre più flebile, il Comune sta verificando se possa essere possibile stipulare altre tipologie di contratto. Che è poi una richiesta formulata da tempo da un genitore in assemblea. 

 Il vicesindaco ha anche detto che il prossimo anno saranno aperte otto prime invece di nove. Vista la situazione la decisione pare comprensibile anche se dolorosa. L’aveva già fatto la Moratti. 

Infine, è stato deciso di istituire un regolare canale di comunicazione fra i genitori e il Comune. Il vicesindaco sostiene che deve essere il preside il nostro interlocutore e per molte questioni lo è sicuramente. Per altre, però, siamo convinti che dobbiamo necessariamente rivolgerci a Mirante o in casi particolari al vicesindaco.  

E veniamo all’incazzatura. Il preside nei giorni scorsi ci ha esortato a recedere dall’intenzione di manifestare davanti a palazzo Marino. E’ chiaro che a una giunta come quella Pisapia, che ha vinto le elezioni sull’onda di una forte spinta emotiva, non può fare piacere vedere dei genitori protestare perché mancano i docenti.  In più il vicesindaco sarebbe stato forse il primo della giunta a beccarsi una manifestazione contro. 

Sono cose che non fanno piacere, e noi le comprendiamo, ma siccome l’istruzione dei nostri figli è più importante abbiamo tenuto duro fino a quando, dopo che la Guida è venuta a trovarci, l’assemblea ha deciso di rinviare a data da destinarsi il presidio.  La manifestazione non avrebbe aggiunto nulla. 

Però sono rimasto molto sorpreso dall’atteggiamento di Maria Grazia Guida apparsa scocciata da questi noiosi genitori che in fondo hanno dovuto aspettare solo due mesi per avere tutti i professori. 

Il vicesindaco ha ricevuto il 26 ottobre una mail dall’associazione genitori che gli chiedeva un incontro. Non ha mai risposto neanche per dire “parlate con il preside” oppure “non ho tempo”.  Per questo abbiamo fatto partire l’invio massiccio di mail e solo dopo, a sorpresa, è venuta in assemblea. 

E ci è venuta con un fastidioso atteggiamento di lesa maestà per quelle mail, un modo di protestare che secondo lei è “antidemocratico”. 

Gentile vicesindaco noi non pensiamo come Beppe Grillo che gli eletti siano nostri dipendenti, ma siamo convinti che in democrazia se le cose non vanno bene i cittadini hanno tutto il diritto di protestare in qualsiasi modo lecito. Così come abbiamo fatto noi. Questa è la nostra idea di democrazia e di rapporto con il Comune o il governo. Immagino che in questi anni lei abbia più volte protestato contro il governo Berlusconi. Antidemocratica anche lei?

Avrei preferito prendesse la cosa un po’ più sportivamente, una cosa del tipo “ce le siamo date adesso vediamo di metterci d’accordo”  invece è venuta alla Manzoni indispettita e scocciata ricordando precedenti amministrazioni che non ci hanno lasciato un  grande ricordo.  

Ha dubitato addirittura che non conoscessimo la situazione (il patto di stabilità e tutto ciò che è stato abbondantemente spiegato anche su questo blog)  quasi fossimo degli studentelli che parlano a vanvera e ci ha accusato di essere diffidenti. Beh qui un po’ ha ragione. Sa com’è la politica in questo paese di prove pessime ne ha date parecchie. Carte in bianco non si firmano più per nessuno. Neanche per Pisapia. Detto da uno che quel giorno in piazza Duomo era molto felice.
Cordialità
Luigi Ferro
Luigipiero [at] fastwebnet.it

Niente fondi, nuovi tagli alla Manzoni

Qui trovate l'articolo pubblicato oggi da Repubblica


giovedì 10 novembre 2011

il 14 niente presidio

Un flash sull'assemblea di stasera.
Vista la partecipazione all'assemblea del vicesindaco, del dirigente di settore e del capo di gabinetto del vicesidaco è stato deciso di rinviare a data da destinarsi il presidio davanti a Palazzo Marino che doveva svolgersi lunedì 14 novembre.

Poi arriveranno i commenti sull'assemblea

domenica 6 novembre 2011

Habemus docenti

A soli due mesi dall'inizio dell'anno scolastico tutti i docenti sono finalmente arrivati.
Qui trovate la comunicazione del preside.
Per quel che ne sappiamo nulla è stato ancora deciso per quanto riguarda i contratti in scadenza il 23 dicembre.
Al momento 19 professori (che corrispondono a 17 cattedre perché un paio hanno l'orario ridotto) sono assunti contratto a tempo determinato.
Il rischio di ritrovarci a gennaio con molti docenti mancanti è ancora molto alto.




I genitori e gli adolescenti

Associazione non profit La mela e il seme
Per la prevenzione del disagio nei bambini e nei ragazzi
e per la diffusione di una nuova educazione al “ben-essere” e alla pace
“RI-CONNETTERSI”
Incontro in sostegno a genitori
con figli adolescenti
Conduce Velleda Rio
Domenica 27 novembre h. 10.00/12.00
Via Dugnani 1 , Milano
( Viale Papiniano)
Spesso i genitori degli adolescenti hanno la sensazione di aver perso le coordinate che permettevano la comunicazione con i figli. Sono disorientati perché li percepiscono come degli estranei e non più come i bambini che fino a poco tempo prima, ascoltavano, ubbidivano e trascorrevano il proprio tempo libero con loro.
Ora che l’idillio dell’infanzia è definitivamente e ufficialmente finito, è più difficile relazionarsi con loro e capire cosa accade nella loro testa. La ricerca di autonomia degli adolescenti , fisiologica in questa fase evolutiva dell’individuo, riattiva facilmente le fantasie e i sogni che i genitori proiettano sui figli, che, mentre nell’infanzia costituivano per i figli un riferimento essenziale alla crescita e all’apprendimento, nell’adolescenza rischiano di diventare per loro un peso insopportabile.
Qui potete trovare la locandina con tutti i dettagli sull'incontro.

martedì 1 novembre 2011

10 novembre assemblea



ASSOCIAZIONE GENITORI “AMICI DELLA MANZONI”
 CONVOCAZIONE 4^ ASSEMBLEA A.S. 2011-2012
GIOVEDI’ 10 NOVEMBRE 2011 - DALLE ORE 18.15 ALLE ORE 20.00
PRESSO L’AULA MAGNA DELLA SEDE DI VIA DELEDDA
  
Ordine del giorno:
1.     Punto della situazione sui docenti mancanti
2.     Manifestazione/presidio del 14 novembre (*)
3.     Votazione prossime azioni da intraprendere
4.     Varie ed eventuali

Vista l’importanza degli argomenti Vi aspettiamo numerosi e Vi ringraziamo anticipatamente per la partecipazione.
  
Associazione Genitori Amici della Manzoni
Il Presidente Pietro Lanza

Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa


(*) La manifestazione/presidio votata nel corso dell'ultima assemblea si svolgerà lunedì 14 novembre, dalle ore 16.00 alle ore 20.00, in Piazza della Scala. L'orario tiene conto di due aspetti fondamentali:
a) lo stesso giorno alle 16.30 si svolgerà il Consiglio Comunale (avremo quindi l'occasione di incontrare alcuni consiglieri)
b) possibilità di organizzare 2 turni: dalle 16 alle 18 (studenti, docenti e una parte dei genitori), dalle 18 alle 20 (genitori impossibilitati a presenziare dall'inizio)
Per dare maggiore visibilità all'evento contatteremo anche i media (attualmente: Corriere, Repubblica, Il Giorno, Telenova, Radiopopolare - chi avesse ulteriori conoscenze e volesse metterle a disposizione non esiti a contattarci).
Ricordate che siamo tutti nella stessa barca, in quanto:
. al momento hanno un problema evidente le classi ancora prive di alcuni docenti
. a fine anno scadranno i contratti a progetto stipulati con i docenti precari, per cui da gennaio il problema della mancanza dei docenti si ripresenterà
. nel caso si dovesse protrarre la situazione in essere, le classi che attualmente dispongono degli insegnanti saranno penalizzate per far fronte alle esigenze delle classi carenti di docenti