martedì 27 dicembre 2011

In Comune si lavora


Il 22 c'è stato l'incontro con il Comune per capire cosa succederà a gennaio.
Queste le formazioni in campo.
Comune: Maurizio Azzollini (Capo di Gabinetto del Vicesindaco), Salvatore Mirante (Direttore di Settore), Giuseppe Polistena (Preside).

Genitori: Pietro Lanza (Presidente Associazione Genitori), M. Letizia Mele (Presidente Cdi), Andrea Fanfani (Rappresentante 1E), Loredana Maltempi (Rappresentante 5E).

Palla centro si parte con il problema più importante quello dei docenti mancanti. 

a.      È in corso il bando di concorso per l’assunzione di 3 docenti di ruolo: 2 di cinese e 1 di spagnolo. Le prove scritte sono state fatte e gli orali si svolgeranno il 27/12. Saranno stilate delle graduatorie dalle quali si potrà attingere nel caso arrivassero ulteriori autorizzazioni ad assumere docenti. Cosa succederà? Questye le possibilità. 
Spagnolo: sicuramente il docente di spagnolo che vincerà il concorso sarà nuovo (nessuno degli attuali poteva partecipare al concorso perché non abilitati), quindi per qualche classe si avrà una discontinuità didattica.
Cinese: tutti gli attuali docenti sono iscritti al concorso, unitamente ad altri che attualmente non insegnano alla Manzoni. In questo caso la discontinuità didattica è solo una possibilità, che potrebbe anche non concretizzarsi
In ogni caso il Preside opererà per minimizzare gli effetti dei cambi di docente che saranno necessari.

b.      Gli attuali contratti a progetto saranno rinnovati fino a metà marzo. Il motivo è che il contratto con Talento scadrà. Il Comune dovrà quindi indire una nuovo bando di gara per trovare la società (potrebbe essere anche l’attuale) che si occuperà di reperire i docenti non di ruolo da metà marzo fino al termine dell’anno scolastico. La definizione del bando in oggetto è legata all’esito delle azioni attualmente in corso, descritte nei punti successivi.
c.       Incontro con il ministro della Pubblica Istruzione (o suo delegato) con gli esponenti dei 5 Comuni che avevano mandato a suo tempo la lettera per avere la deroga al patto di stabilità per le scuole civiche – l'incontro è previsto intorno alla metà di gennaio.
d.      Verifiche col dott. Colosio (direttore dell’uff. scolastico regionale) per l’attivazione della procedura di mobilità nazionale (dipendenti dello Stato che passerebbero agli enti locali)
e.      Verifiche per l’acquisizione di un altro docente attraverso la procedura di mobilità interna già avviata all’inizio della scolastico
2)      Sicurezza: i punti che sono stati risolti sono quelli relativi all’ascensore, alla segnaletica dei percorsi di evacuazione e all’installazione dei mezzi detergenti e per asciugarsi nei servizi igienici. Il Comune si è impegnato a fornire un piano per l’effettuazione delle prove di evacuazione (obbligo di effettuarne 2 l’anno) e a verificare le attrezzature che risultano ancora non conformi.

venerdì 23 dicembre 2011

Anche i prof. si arrabbiano

Alla fine la manifestazione davanti a Palazzo Marino qualcuno l'ha fatta. Ma invece dei genitori c'erano i docenti che hanno protestato per i tagli alla scuola.
 Qui trovate l'articolo di Repubblica.



L'incontro con il Comune

A breve dovrebbe arrivare un resoconto più dettagliato dell'incontro che l'Associazione genitori ha avuto con il Comune. Però le notizie sono nel complesso positive.

venerdì 16 dicembre 2011

mercoledì 14 dicembre 2011

Andiam, andiam in Comune a chiacchierar.......


Se il blog rallenta perché causa lavoro faccio fatica a stargli dietro, l’Associazione genitori è molto più solerte.
Da una parte in collaborazione con il preside ha verificato i problemi della nuova sede e dall’altra marca stretto il Comune perché gennaio si avvicina.
Così, possiamo annunciare che il Comune darà udienza al gruppo ristretto di genitori (quello definito nel corso dell'ultima assemblea che comprende l’Associazione più i genitori che si sono offerti) il 22 dicembre (fino a ieri doveva essere il 19, poi è arrivata una richiesta di posticipo da parte di Mirante).

Gli argomenti all’ordine del giorno sono due:

1) situazione docenti con contratto in scadenza
2) problematiche della nuova sede: sicurezza (prove di evacuazione), palestre ed altro

Riguardo al punto 1, visti i tempi lunghi e i posticipi, abbiamo richiesto uno status direttamente al Preside che, disponibile come sempre, ci ha fornito le seguenti informazioni:
a) in mancanza di deroga nazionale, i docenti avranno l'estensione del contratto fino a marzo e poi fino a giugno
b) sul fronte interno si conta sui concorsi che si stanno completando (per due docenti di cinese e uno di spagnolo)
c) crede che la maggior parte dei docenti, sia pure a malincuore, accetterà la proroga del contratto
d) sta operando affinché i 19 docenti accettino la proroga; ovviamente in caso contrario bisognerà fare qualche cambiamento (per il quale si è già attivato)

Riguardo al punto 2 abbiamo inviato al Preside un documento (redatto da Fulvia Candeloro, che oltre ad essere nell'associazione è anche una professionista del settore), chiedendogli di farlo pervenire all'ufficio comunale preposto.

Cordialità
Luigi
Luigipiero.ferro [at]fastwebnet.it

lunedì 12 dicembre 2011

Un concerto per la Sla

Sono un mamma della Manzoni, canto in questo http://www.brucogospel.it/ e lunedi 12 dicembre canteremo al Teatro Smeraldo per un'iniziativa benefica a favore della ricerca sulla Sla.
Sul sito della Aldo Perini Onlus:  http://www.associazionealdoperini.it/ (qui guardate anche il video) e quello del Teatro Smeraldo http://www.smeraldo.it/eventi/dettaglio_spettacolo.aspx?IDEvento=2821
potete trovare tutte le info relative all'
evento.
Ripeto: TUTTO IL RICAVATO SARA' INTERAMENTE DEVOLUTO ALL'ASSOCIAZIONE PER LO STUDIO E LA RICERCA SULLA SLA.


So che potrebbe sembrare impegnativo trattandosi di un lunedi sera, ma
sono sicura sarà una serata speciale; noi ce la stiamo mettendo tutta per prepararla...
Intanto...Buon Natale.

Katia Corrado Riva

sabato 26 novembre 2011

Scuola, torniamo a investire

Il Comune giustamente ci riprova e approfitta del cambio di governo per rilanciare le sue richieste.
Questa la lettera di Maria Grazia Guida, vicesindaco e assessore all'Istruzione, al nuovo ministro Francesco Profumo


Fanno ben sperare le prime dichiarazioni del ministro per l' Istruzione Francesco Profumo, che ha espresso una chiara volontà di ascolto e dialogo con il mondo della scuola. In questo senso siamo certi che con competenza e sensibilità ascolterà la nostra richiesta di rafforzare l' offerta educativa nei territori.
 

Dopo il silenzio e la sconsiderata politica dei tagli lineari, attuata dal passato esecutivo, chiediamo al neoministro la deroga al Patto di stabilità per l' assunzione del personale nei servizi educativi e didattici degli enti locali. In Italia sono i grandi Comuni che gestiscono la maggior parte delle scuole dell' infanzia, che dovrebbero, invece, essere di competenza statale. 

A Milano l' 85 per cento di queste è per l' appunto comunale e offre ai bambini e alle famiglie un livello di professionalità altamente specializzato. Le risorse che vengono utilizzate per farle funzionare rientrano nel Patto di stabilità, che pone vincoli anche alle assunzioni per coprire il turnover del personale e sugli interventi edilizi. Per questo motivo l' anno scolastico milanese è iniziato in modo faticoso: eravamo in carenza di organico con le educatrici nei nidi e nelle scuole d' infanzia, con gli insegnanti nelle scuole civiche, ma, nel contempo, per rispettare il Patto di stabilità non abbiamo potuto assumere il personale necessario. Abbiamo così dovuto trovare strade alternative, di cui neanche noi siamo completamente soddisfatti. 

Non avevamo scelta. Grazie alle risorse investite dai Comuni, e sempre meno dallo Stato, viene anche garantito il diritto allo studio per gli allievi più deboli attraverso le educatrici per i bambini disabili e per quelli stranieri che non hanno ancora padronanza con la lingua italiana, oltre che per assicurare il servizio di trasporto agli alunni disabili. Usciamo da anni bui per il mondo scolastico, che è stato svilito e impoverito in ogni modo dal passato governo. 

Riprendiamo a investire sull' educazione scolastica e sulla didattica per le nuove generazione. Un alto livello qualitativo di scolarizzazione, fin dalla prima infanzia, garantisce al nostro Paese una maggiore capacità competitiva anche a livello economico. Proprio per questo è necessario sostenere i Comuni con un provvedimento che liberi risorse a favore della scuola e di chi in questa lavora quotidianamente. 
Maria Grazia Guida vicesindaco e assessore all' Istruzione

giovedì 24 novembre 2011

Il lavoro e i giovani. Una lunga attesa


Per tirarci sul il morale vi segnalo questo articolo del Sole che racconta della lunga attesa dei nostri ragazzi per trovare un lavoro.
saluti
Luigi


Faticano il doppio rispetto ai coetanei stranieri per entrare nel mondo del lavoro e quando riescono a conquistare un posto (spesso a termine) lo stipendio non arriva a 8oo euro al mese.
Le nuove leve alla ricerca di un impiego restano in panchina a lungo: oltre un anno nel 44% dei casi, secondo un`elaborazione del centro studi Datagiovani per Il Sole 24 Ore, che evidenzia per gli under 25 un tasso di disoccupazione del 28% contro il 7% dei colleghi più maturi. Valori da tempo oltre la soglia di allarme: gli interventi - urgenti - del nuovo Governo guidato da Mario Monti partono da qui. «Le prospettive dei giovani - ha detto il premier nei suoi discorsi al Parlamento - sono la finalità di tutta la nostra azione: con il consenso delle parti sociali dovranno essere riformate le istituzioni del mercato del lavoro, per allontanarci da una realtà duale dove alcuni sono fin troppo tutelati mentre altri sono totalmente privi di assicurazioni in caso di disoccupazione».
La frattura tra generazioni è evidente sullo scenario internazionale: l`Italia è penultima tra i 33 Paesi Ocse nel ranking del "Labour age gap",indice che misura il divario esistente tra gli under25 e tutti gli altri lavoratori nella corsa a un`occupazione.
L`indicatore può assumere valori da zero a mille: più il punteggio si avvicina al massimo, più le condizioni di partenza tra i candidati a un posto sono egualitarie. «In Italia - spiega Michele Pasqualotto, ricercatore di Datagiovani - i giovani sono penalizzati il doppio rispetto alla media Ocse e quasi il triplo nei confronti della Germania».
Il nostro Paese, con 274 punti su mille, risulta infatti ben al di sotto della media generalepari a 508, ma anche al valore europeo (470). In testa alla classifica si collocala Danimarca (698 punti), seguita dall`Olanda (691) e dal Canada (676). Tra i nostri "vicini" la Germania è al settimo posto (607), la Spagna al 22°(4i6) e la Francia al 24°(401).
«Gli italiani entrano nel mondo del lavoro a un`età molto più avanzata rispetto ai colleghi europei commenta Emilio Reyneri, ordinario di sociologia del lavoro all`Università Bicocca di Milano - e anche i titoli di studio elevati spesso non rappresentano una carta in più per trovare un impiego, perché molti ragazzi si laureano fuori corso».
«Le forme contrattuali appli- cate - aggiunge Maurizio Del Conte, docente di diritto del lavoro all`Università Bocconi spesso non sono coerenti con l`attività effettivamente svolta, con bassi stipendi che impediscono di staccare il cordone ombelicale dalla famiglia d`origine:
il risultato è una svalutazione dei talenti e un progressivo impoverimento di lavoro qualificato per le nostre imprese».
Per eliminare - o quanto meno abbassare - le barriere all`ingresso di un mercato sempre più avaro di opportunità per gli under 25, gli esperti individuano alcune direttrici, all`interno di un contesto in cui flexsecurity e contrattazione aziendale sono obiettivi su cui il nuovo Governo intende discutere con le parti sociali. «Dall`inizio della crisi - osserva Del Conte sono state investite enormi risorse per conservare i posti di lavoro, ma poco è stato speso per i giovani: in questa fase le somme inutilizzate perla cassa integrazione, fortunatamente in calo, dovrebbero essere dirottate per creare un fondo straordinario per finanziare sgravi contributivi, senza distinzione tra settori, per le aziende che assumono ragazzi fino a 29 anni».
Secondo Michel Martone, giuslavorista alla Scuola superiore della Pubblica amministrazione, «I`Irap è un terreno su cui lavorare: per aumentare le assunzioni si dovrebbe togliere dal calcolo della base imponibile il costo dei contratti dei giovani».
Un`altra strada porta all`apprendistato: «La legge di stabilità - aggiunge Martone azzera i contributi per le microaziende che assumono apprendisti nei primi tre anni: per aumentare l`appeal di questa formula si potrebbero estendere ulteriormente le esenzioni».
Pensa invece a"bonus"all`aumento della dimensione delle imprese Reyneri: «Lo slogan piccolo è bello non vale più: se aiutiamo le aziende a crescere, sarà più facile anche l`inserimento di giovani». È sul gap formativo che infine si concentra Maria Luisa Bianco, ordinario di sociologia all`Università del Piemonte orientale: «Bisogna innalzare il capitale umano degli under 30 investendo risorse mirate nella formazione professionale, nella scuola e nell`università.
E’ velleitario mettere mano al funzionamento del mercato del lavoro se i giovani nel loro complesso continueranno a soffrire del deficit attuale di scolarità: per uscire dalla crisi bisogna partire da qui».

lunedì 21 novembre 2011

Quei contratti non piacciono proprio

Il Fatto quotidiano parla della Manzoni.

L'articolo riprende un po' i temi di quest'altro apparso invece su Indymedia, uno dei siti principali di quella che viene deifnita area antagonista.

Non è che aggiungano molto, ma hanno il pregio di segnalare uno stato di delusione fra gli insegnanti, molto comprensibile a mio parere,che non lascia ben sperare  per gennaio. 

La beffa della deroga

Visto che si è parlato tanto di deroga al patto di stabilità vi segnalo, anche se in ritardo questa notizia.
La strada appare impervia. 

sabato 12 novembre 2011

Due o tre cose sull'assemblea


In democrazia i numeri hanno la loro importanza. Ecco perché non è stato divertente contare meno di duecento persone all’assemblea dell’altra sera. E ha avuto buon gioco Mirante (l’avrei fatto anch’io al suo posto), il dirigente di settore del Comune, a fare osservare che nella sua casella di posta erano arrivate trecento mail circa, ma in sala di gente ne vedeva molta di meno. Come dire che forse non eravamo così rappresentativi e che si poteva anche pensare che in fondo i genitori della Manzoni sono contenti così. 

Non è vero, ma visto che l’altra sera, con una partecipazione annunciata alle 17, all’assemblea è arrivato il vicesindaco  Maria Grazia Guida sarebbe stato meglio essere qualcuno di più.

Anche perché ci si sarebbe resi conto che il nostro banale invio di mail ha provocato una discreta incazzatura da parte della Guida e anche del Preside. 

Però rimaniamo convinti che è stato proprio per questo motivo che, dopo gli articoli del Corriere e la minaccia del presidio davanti a Palazzo Marino, si sono presentati tutti al gran completo. Seppur un filino nervosi. 

In assemblea è stato detto che a oggi, come già annunciato, tutti gli insegnanti sono presenti, e che, secondo il Comune, lo saranno anche a gennaio. Intanto, visto che la possibilità di deroga al patto di stabilità appare sempre più flebile, il Comune sta verificando se possa essere possibile stipulare altre tipologie di contratto. Che è poi una richiesta formulata da tempo da un genitore in assemblea. 

 Il vicesindaco ha anche detto che il prossimo anno saranno aperte otto prime invece di nove. Vista la situazione la decisione pare comprensibile anche se dolorosa. L’aveva già fatto la Moratti. 

Infine, è stato deciso di istituire un regolare canale di comunicazione fra i genitori e il Comune. Il vicesindaco sostiene che deve essere il preside il nostro interlocutore e per molte questioni lo è sicuramente. Per altre, però, siamo convinti che dobbiamo necessariamente rivolgerci a Mirante o in casi particolari al vicesindaco.  

E veniamo all’incazzatura. Il preside nei giorni scorsi ci ha esortato a recedere dall’intenzione di manifestare davanti a palazzo Marino. E’ chiaro che a una giunta come quella Pisapia, che ha vinto le elezioni sull’onda di una forte spinta emotiva, non può fare piacere vedere dei genitori protestare perché mancano i docenti.  In più il vicesindaco sarebbe stato forse il primo della giunta a beccarsi una manifestazione contro. 

Sono cose che non fanno piacere, e noi le comprendiamo, ma siccome l’istruzione dei nostri figli è più importante abbiamo tenuto duro fino a quando, dopo che la Guida è venuta a trovarci, l’assemblea ha deciso di rinviare a data da destinarsi il presidio.  La manifestazione non avrebbe aggiunto nulla. 

Però sono rimasto molto sorpreso dall’atteggiamento di Maria Grazia Guida apparsa scocciata da questi noiosi genitori che in fondo hanno dovuto aspettare solo due mesi per avere tutti i professori. 

Il vicesindaco ha ricevuto il 26 ottobre una mail dall’associazione genitori che gli chiedeva un incontro. Non ha mai risposto neanche per dire “parlate con il preside” oppure “non ho tempo”.  Per questo abbiamo fatto partire l’invio massiccio di mail e solo dopo, a sorpresa, è venuta in assemblea. 

E ci è venuta con un fastidioso atteggiamento di lesa maestà per quelle mail, un modo di protestare che secondo lei è “antidemocratico”. 

Gentile vicesindaco noi non pensiamo come Beppe Grillo che gli eletti siano nostri dipendenti, ma siamo convinti che in democrazia se le cose non vanno bene i cittadini hanno tutto il diritto di protestare in qualsiasi modo lecito. Così come abbiamo fatto noi. Questa è la nostra idea di democrazia e di rapporto con il Comune o il governo. Immagino che in questi anni lei abbia più volte protestato contro il governo Berlusconi. Antidemocratica anche lei?

Avrei preferito prendesse la cosa un po’ più sportivamente, una cosa del tipo “ce le siamo date adesso vediamo di metterci d’accordo”  invece è venuta alla Manzoni indispettita e scocciata ricordando precedenti amministrazioni che non ci hanno lasciato un  grande ricordo.  

Ha dubitato addirittura che non conoscessimo la situazione (il patto di stabilità e tutto ciò che è stato abbondantemente spiegato anche su questo blog)  quasi fossimo degli studentelli che parlano a vanvera e ci ha accusato di essere diffidenti. Beh qui un po’ ha ragione. Sa com’è la politica in questo paese di prove pessime ne ha date parecchie. Carte in bianco non si firmano più per nessuno. Neanche per Pisapia. Detto da uno che quel giorno in piazza Duomo era molto felice.
Cordialità
Luigi Ferro
Luigipiero [at] fastwebnet.it