Imperdibile questo articolo di Vivian Lamarque, ex manzoniana, sul Corriere. Leggete e capirete il perché
Meglio mandare un saluto e un buone vacanze all'infinita schiera di ottimi sudati insegnanti, per esempio alla maestra della materna di via Crescenzago che nei giorni scorsi aprì la propria casa ai fratellini dimenticati a scuola come capi in tintoria. Meglio magnas gratias agere al mitico prof di latino Mario Stefanoni che nonostante la malattia è vicino ai suoi studenti maturandi che di più non si potrebbe, come del resto fa, magistralmente, da una vita.
Meglio un pensiero a certi indomiti, nonostante tutto, presidi, per esempio a Pino Polistena del Civico Liceo Linguistico Manzoni, (filosofo, autore di un' opera sulla diacronìa), che cita sempre Plutarco: «I giovani non sono vasi da riempire, ma fiaccole da accendere». E i suoi studenti sono accesi eccome. Ogni anno conduce in porto a gonfie vele la sua onerosa nave (era molto stimato da Ugo Stille), quando le forze gli vengono meno usa attingere energie (pochi lo sanno) recitando a memoria a se stesso o agli amici versi della nostra letteratura, ne conosce ben 24 mila, uno più uno meno, (in gioventù fu «arruolato» da Mike Buongiorno a «Scommettiamo»!).
Tra i prediletti Iliade e Odissea, più naturalmente i 14 mila della Divina Commedia. Li recita con una passione sottovoce, senza ombra di enfasi, predilige i meno frequentati, l' incontro di Dante e Virgilio con Stazio (Purgatorio, XXI), o l' invettiva di San Pietro contro Bonifacio «ch' usurpa in terra il luogo mio, / il luogo mio, il luogo mio...» (Paradiso XXVII), o l' incontro agli inferi di Achille e Agamennone ormai non più nemici (Odissea, XXIV), o il Leopardi anche delle Operette Morali «... Che fummo? /Che fu quel punto acerbo / che di vita ebbe nome?». A tutti noi si accendono nella memoria luci, almeno una, quando ci voltiamo indietro verso gli antichi appelli, gli antichi compagni e maestri, luci che ci hanno infiammato gli studi, la giovinezza, la Tommasi, la Botteri, la Gronda, il Bernasconi, l' Interdonato, e altri anche di magari non altisonanti licei, anche di mai nominati istituti tecnici di periferia, dove problemi e fatica sono moltiplicati, dove le mannaie dei tagli hanno ferito più che mai.
Lamarque Vivian