Di seguito l'articolo appena pubblicato dal Corriere sulla valutazione degli insegnanti. Come è ovvio il titolo "Bocciato un prof su otto" punta sull'aspetto negativo. Ma è normale.
I tabelloni al liceo linguistico Manzoni si espongono anche ad ottobre
ma le pagelle non sono per gli studenti, i voti li prendono i professori
e la scuola, dalle segreterie al preside. Ieri mattina nell'atrio della
nuova sede del liceo civico, in via Deledda, cerimonia ufficiale con i
ragazzi, le famiglie, e un dirigente dell'assessorato. In diretta i
risultati dell'atteso bilancio.
I bocciati non sono pochi ma meno dello scorso anno,
non hanno raggiunto la sufficienza sedici prof su 130. Più clementi i
genitori, anche loro coinvolti nell'iniziativa di valutazione dei
docenti. Per le famiglie i prof «non idonei» sono nove e quelli che sono
entrati nella categoria top, cioè con voti fra l'8 e il 10, sono
trentuno. Molto più severi gli studenti che hanno promosso a pieni voti
soltanto ventotto insegnanti. I ragazzi hanno giudicato i loro docenti
su tre parametri: come spieghi, come valuti e come ti relazioni con me.
Sono rimasti appena oltre la sufficienza in quarantasei, voti più alti,
fra il 7 e l'8, li hanno meritati in quaranta. «È andata comunque meglio
dello scorso anno ed è l'effetto pagella: tutti, all'interno della
scuola si sono messi in discussione», sostiene il preside Giuseppe
Polistena, giudicato anche lui, da studenti e genitori («Non ne faccio
mistero, ho la media del 7, ho lievemente migliorato la mia performance
rispetto al 2010»). «Il sistema della valutazione, un progetto che noi
abbiamo avviato lo scorso anno, viene studiato con attenzione - spiega
il dirigente scolastico -, dovrebbe arrivare anche nelle scuole
statali».
E al liceo Manzoni ieri si è sbloccata almeno in parte l'emergenza docenti.
All'inizio dell'anno ne mancavano all'appello ventitrè, compresi i sei
di cinese (lingua curriculare in questa scuola) difficilmente
sostituibili. I genitori avevano scritto una lettera, pubblicata sul
Corriere , ai ministri Gelmini e Tremonti: «Il Comune non può assumere i
docenti perché violerebbe il patto di stabilità. Chi insegnerà ai
nostri figli?». Il Comune ieri ha fatto sapere che intanto i professori
di cinese hanno ricevuto l'incarico, «per garantire ai ragazzi
l'attività scolastica nel segno della continuità». «Da metà settembre
attendiamo la deroga dal parte del Governo per assumere i nuovi docenti -
ha spiegato la vicesindaco e assessore all'Educazione e istruzione,
Maria Grazia Guida -. Abbiamo trovato una soluzione provvisoria fino a
dicembre per quelli di cinese. Auspichiamo che il Ministro risponda alle
nostre richieste».
Federica Cavadini
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