Ammaliato dalle intelligenti parole dei due
rappresentanti degli studenti mi ero fatto un’idea diversa dell’autogestione. E
oggi è la mia personalissima opinione, confesso un po’ di delusione e di stupore.
Ma forse sbaglio. Perché i ragazzi sono
probabilmente molto più avanti nel creare quel mix di cultura alta e bassa che
si è fatto strada in questi anni. Per questo, pur non avendo idea di chi siano
i relatori degli incontri, sono sicuro che saranno tutti affrontati con
eccellente livello di analisi.
Anche se di fronte al make up o al Re Leone le mie
convinzioni vacillano.
Questa è la classifica degli argomenti votati dagli
studenti. Solo i primi 8, se non ricordo male, saranno oggetto degli incontri.
E poi ci sono i quattro film.
1. Fotografia (365 voti)
2.
Mondo gay (361 voti)
3.
11 settembre (333 voti)
4.
Parkour (278 voti)
5.
Intro al Rock (277 voti)
6.
Paranormale (275 voti)
7.
Stress (271 voti)
8.
Make-up (251 voti)
9. Prevenzione tumori (240 voti)
10. Storia dell' hip-hop (232 voti)
11. Maschere sociali (217 voti)
12. Clown terapia (194 voti)
13. Condizione carceri (194 voti)
14. Rivoluzione '68 (188 voti)
15. Crisi economica mondiale (142 voti)
16. Shoa (126 voti)
FILM
17. “Il Re Leone”
18. “Gran Torino”
19. “L'Onda”
20. “Philadelphia”
Delle foibe, di cui si era parlato lo scorso anno e che i due studenti avevano fatto capire sarebbero state discusse anche in questa edizione, non c’è traccia. La Shoa viene surclassata dal make up (scusate è una mia fissa) e, interessante, è la presenza dello stress.
Peccato che la prevenzione dei tumori non sia entrata in lista. Sarebbe stata un’eccellente occasione per parlare dei pericoli del fumo, mentre per la fotografia dipende se si tratta di un veloce corso sulla tecnica o si spazia su altri livelli. Mondo Gay mi pare un po’ generico per dire qualcosa. Spero sia un modo per affrontare i temi della diversità e del razzismo, mentre sull’11 settembre sarei molto curioso di sapere chi saranno i relatori. Non sarei entusiasta se in nome della micidiale par condicio ci fosse un rappresentante della teoria del complotto e uno della versione ufficiale. Si può fare di meglio.
Poi c’è il parkour. Per i meno introdotti si tratta di una pratica ben spiegata su Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Parkour) che, molto banalmente, si può tradurre come in una serie di salti e acrobazie per superare gli ostacoli. Su Youtube trovate molti filmati che spiegano meglio il tutto. Nasce nella periferia francese e non so quanta diffusione abbia avuto in Italia. Magari dà il via a una ampia e profonda discussione sulla banlieue parigina, l’integrazione degli immigrati, il razzismo. Chissà.
Il rock, quasi sparito dalle classifiche
discografiche, è un classicone dell’autogestione e rappresenta l’unico legame con
l’epoca di noi genitori. Il paranormale è un genere che non mi ha mai attirato
e mi piacerebbe che a parlare ci fosse qualcuno del Cicap (http://www.cicap.org/new/index.php)
Comitato per il controllo delle affermazioni sul paranormale.
Curioso che la clown terapia prenda più voti della
crisi economica. Interesse per un futuro sbocco lavorativo?
Per quanto riguarda i film, Re Leone a parte del quale mi sfugge l’importanza, mi sembrano titoli interessanti. Certo l’Onda (qui una recensione http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=57645) è un po’ inquietante ma sicuramente interessante.
Un’ultima considerazione. Nessuno degli argomenti ha attinenza con la cronaca di questo paese. Politica, mafia, economia, ambiente sembrano non esistere. Come la tecnologia.
Intendiamoci, il problema non è dare i voti alle
scelte dei ragazzi (anche se almeno in un caso …..) ma utilizzare anche queste
informazioni per decifrarli, conoscerli comprenderli. Più come gruppo e
generazione che come individualità. E a me ricordano palline da flipper che si
muovono senza una rotta tracciata, magari anche senza coerenza, ma proprio per
questo più interessanti.
Luigi
luigipiero.ferro (at) fastwebnet.it
Condivido in pieno tutto quanto hai detto e la tua delusione. Non sono invece sorpresa, perché i 2 ragazzi che ci hanno brillantemente illustrato il loro progetto sono senz'altro molto impegnati e consapevoli, ma la realtà generale è ben diversa. Mancano i dati sulla partecipazione reale all'autogestione, perché la scuola li indica tutti come assenti: in classe di mia figlia oggi, primo giorno, 3 studenti alla prima ora, 7 alla terza ora. 2 certi in autogestione. Gli altri? Elena P.
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